lunedì 18 marzo 2013

Come se niente fosse

Il giovane principe soffriva. Soffriva per la perdita della sua amata e per lungo tempo continuò a combattere con quel dolore, ma niente sembrava poter cicatrizzare la ferita.

Finché un giorno pensò che avrebbe dovuto ignorare il male.

Combatteva come se non avesse mai combattuto per lei.
Abitava il castello come se in quel castello non avesse mai abitato con lei.
Dormiva come se non avesse mai dormito al fianco di lei.

Aveva così imparato a nascondere dietro un velo scuro la presenza del passato.

Eppure il tempo non gli diede ragione. Convinto com'era di essersi liberato dalla sofferenza, il principe si era invece addentrato in qualcosa di ben peggiore. Viveva la sua vita fuggendo, nascondendosi dall'unica cosa da cui non è possibile nascondersi: noi stessi.

Il principe, che era tanto abituato a passare accanto al suo passato come se niente fosse, non si accorse che giorno dopo giorno la sua intera vita divenne un "come se niente fosse", in cui nulla trovava significato, nulla poteva più risvegliare un sentimento. Non capì mai di essere il risultato del suo passato. Non capì che, ignorandolo, avrebbe ignorato se stesso.

Del principe, si perse presto ogni traccia. Non che fosse scomparso, era sempre lì, nel suo castello, ma mai nessuno riuscì più a parlare con quell'uomo che un tempo era il principe.


Andrea

2 commenti:

  1. Uno dei migliori atticoli di sempre davvero emozionante e soprattutto pregnante
    di significati.
    Sembra che parli metaforicamente a me... nel senso che io lo sento vicino alla mia situazione attuale... ed è questo il bello della scrittura e dei racconti.
    Grazie!

    RispondiElimina
  2. Grazie a te per averlo letto!! E anche per il commento, fa sempre piacere!

    RispondiElimina